Pubblicazioni ed eventi

IL FATTO QUOTIDIANO

Crisi, quelli di Giro Mobili: “Così arrediamo le case a chi non se lo può permettere”

Prendi un magazzino pieno di mobili, un furgone e un gruppo di giovani volontari. Ed ecco Giro Mobili, associazione operante nella provincia di Como che si propone di fare da “ponte” tra chi deve sbarazzarsi di un letto, un cassettone, un frigorifero, e chi invece ne ha bisogno ma non può permetterselo. Durante la settimana, i ragazzi raccolgono le disponibilità di quanti vogliono disfarsi di un mobile e, solo se è in buone condizioni, passano a ritirarlo per portarlo nel loro “quartier generale”, un magazzino diSenna Comasco. Da qui, ogni sabato mattina, parte il giro: si caricano gli oggetti su un furgone e si consegnano a quanti ne hanno fatto richiesta nei giorni precedenti. Spesso si tratta di persone in gravi difficoltà economiche, prostitute, immigrati. Ma gli italiani non mancano. L’associazione, in cerca di nuovi spazi e di nuovi volontari, si fa conoscere più che altro attraverso il passaparola, ma anche per mezzo del bloggiromobili.blogspot.it. Il servizio è completamente gratuito, anche se i ragazzi non disdegnano un’offerta libera per rientrare, almeno in parte, dalle spese per l’attività. Spesso, spiegano i giovani, gli utenti li ringraziano offrendo “pranzi luculiani”. “Abbiamo mangiato boliviano, senegalese, marocchino – racconta la volontaria Elisabetta Zanfrini – Diciamo che abbiamo provato tutte le cucine”. Anche perché, come aggiunge il presidente Giacomo Vazzana, il mobile a volte “diventa una scusa, un passaggio per conoscerci” di Stefano De Agostini
Per il video selezionare il link:
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/10/19/crisi-quelli-di-giro-mobili-cosi-arrediamo-le-case-a-chi-non-se-lo-puo-permettere/302540/




Notizie da NonSoloComo.info
CRONACA E POLITICA - Cronaca
Cantù: Inserito da http://www.nonsolocomo.info/img/IcoNSC.png il 24 Giugno 2013

Cantù, un giro in giro con 'Giromobili'
Mobili e volontariato nel segno della gratuità


Un magazzino, un furgone e un gruppo formato da una decina ragazzi e ragazze con tanto entusiasmo e voglia di mettersi a disposizione di chi ha bisogno, facendo della gratuità e della disponibilità le parola d’ordine del loro servizio. Pochi ingredienti ma essenziali quelli che sono alla base di Giromobili, una realtà unica nel paesaggio del volontariato nel nostro territorio. Nato quattro anni fa quasi per caso, Giromobili si occupa di recuperare mobili da coloro a cui non servono più, per ridistribuirli a chi invece ne ha davvero bisogno, ma magari non può permetterselo. Il tutto a fronte semplicemente delle donazioni di coloro che credono nel progetto e vogliono contribuire al suo proseguimento, segno importante dello spirito di gratuità che caratterizza Giromobili. Attorno a questa idea di base si è costruito pian piano una rete fatta di persone, realtà particolari e esperienze importanti, fino ad arrivare, lo scorso 23 aprile, alla trasformazione di Giromobili in un’associazione vera e propria.
Ma per capire meglio come funziona questa realtà, ci siamo uniti ai ragazzi di Giromobili, seguendoli nelle loro attività.

La giornata inizia al sabato mattina, giorno dedicato alla consegna e al ritiro dei mobili. Il ritrovo è un garage in quel di Senna Comasco, di proprietà di uno dei membri del gruppo, e ora adibito a magazzino dell’associazione. Qui i mobili ritirati vengono conservati fino a quando non verranno riconsegnati al nuovo proprietario.   Ovviamente, il ritiro dei mobili usati avviene secondo certi criteri e questo è spesso uno dei problemi che Giromobili deve affrontare: quello di essere scambiato per un servizio traslochi a basso costo (se non addirittura a costo zero) che permette di sbarazzarsi di mobili vecchi e magari in pessime condizioni. Come i membri del gruppo tengono a precisare, la gratuità o l’economicità del servizio non deve essere sinonimo di superficialità o bassa qualità dei mobili.
Come dice il nome stesso dell’associazione, lo scopo è quello di far fare un “giro” ai mobili, da dove non servono più a dove invece ce n’e necessità, nella convinzione che chi si trova in condizioni di bisogno o in situazioni difficili, non per questo ha meno diritto di ricevere oggetti di qualità e in buono stato. Infatti, nel corso delle oltre 400 consegne effettuate negli anni, la maggior parte delle richieste arrivava da persone in difficoltà o attraverso segnalazioni da organi come la Caritas o la Mensa del povero.
Come nel caso di oggi, in cui la richiesta veniva da una famiglia appena trasferitasi a Lomazzo che per difficoltà economiche non può permettersi un armadio. Così, un mobile che giaceva nel garage di un’altra famiglia residente nella stessa città, è passato “a miglior vita” nella casa di chi ne aveva bisogno.
Tutti questi spostamenti vengono effettuati con un furgoncino, anch’esso di proprietà di uno dei membri e messo a disposizione del gruppo. Le spese vengono coperte (quando si riesce) con le libere offerte di chi sostiene questo progetto anche se, purtroppo, spesso le uscite superano di gran lunga le entrate. Ma la mancanza di fondi o di un deposito appropriato non hanno spento nel corso degli anni la grinta di questi ragazzi, che continuano a mettersi a disposizione, anche se questo vuol dire ogni tanto contribuire di tasca propria alle spese dell’associazione. Anzi, nella maggior parte delle volte, non solo i ragazzi consegnano i mobili, ma si adoperano anche per smontarli e rimontarli. Oggi infatti è stata la volta di un armadio a quattro ante che, pur con qualche difficoltà tecnica e logistica, alla fine è stato completamente montato.

La cosa che colpisce guardando questi ragazzi all’opera è che, pur non essendo nessuno di loro un traslocatore o un falegname, passione, ingegno e forza di volontà compensano ampiamente queste “mancanze” tecniche. Basti pensare a chi si è trovato nella situazione di dover traslocare o montare un armadio in casa, tra stress maledizioni alle istruzioni scritte in svedese e tanta fatica. E questi ragazzi ogni settimana ricominciano da capo, con un altro mobile e un altro viaggio. Sarà forse l’ironia della sorte a sottolineare con quanta gratuità lavorano questi ragazzi, che proprio nella stessa via questa mattina nella stessa via c’era una “concorrente” ditta di traslochi.
Ma se tanta è l’entusiasmo dei membri del Giromobili, tanto è anche il bisogno di far fronte alle spese e a un magazzino troppo piccolo.
Ecco perchè Nonsolocomo dedica questo articolo a questi ragazzi e alla loro associazione, nella speranza che possa giovare non solo a loro, ma anche a chi, trovandosi in un momento di difficoltà, dovvesse aver bisogno di usufruire di questo servizio. Per chi volesse saperne di più, può visitare il sito giromobili.blogspot.it, o scrivere alla mail giro.mobili@email.it o chiamare allo 3451168683.













Febbraio 2010 su "Cielo e terra"



Il giovane gli disse: «Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». Udito questo, il giovane se ne andò triste, poiché aveva molte ricchezze (Mt 19,20-22).

Cari concittadini,
è con gioia che torniamo a scrivervi della nostra attività di volontariato di “riciclo mobili”. Tempo fa utilizzammo questo spazio per informarvi della nostra iniziativa di recupero vestiario, mobilia e altro materiale per la casa o scuola per donarlo gratuitamente a chiunque ne avesse bisogno, per evitare sprechi e, nel nostro piccolo, per creare una forma di mercato diversa da quella consumistica. A distanza ormai di un anno innanzitutto vogliamo ringraziare tutti i nostri concittadini che ci hanno aiutato e vogliamo informarvi della situazione. I contatti e le richieste sono aumentate, grazie al passaparola, a qualche articolo e alla collaborazione con la Caritas. Da qualche mese abbiamo trovato un altro magazzino, ancora provvisorio, nella speranza di trovarne uno più grande. Una parrocchia qui vicino ci aiuta prestandoci il furgone, ma ammettiamo che non ci dispiacerebbe averne uno nostro, soprattutto per essere più liberi nell'organizzare i traslochi. Il gruppo di volontari è aumentato, conta ormai una decina di persone che mettono a disposizione con amore parte del proprio tempo libero. Abbiamo coinvolto alcune persone che vengono a mangiare alla mensa del povero, persone che per una serie di fatti si sono trovate a perdere lavoro, famiglia e casa e noi cerchiamo di aiutarle a non perdere una delle poche cose che gli sono rimaste, ma che rischia di sfuggire: la dignità. Alcune persone a cui portiamo i mobili sono state anche loro colpite dall'ultima crisi economica e la disoccupazione gli crea non pochi problemi nel mantenere la casa. Con alcune di loro si sta creando un rapporto costante di conoscenza e, nel possibile, di accompagnamento.
E' anche per questo che vi scriviamo, perchè vogliamo aiutare queste persone a trovare un lavoro e vi invitiamo se siete voi direttamente alla ricerca di dipendenti o siete a conoscenza di posti di lavoro liberi, di contattarci ai recapiti che vi lasciamo.
E' in questo modo che cerchiamo di vivere la nostra Fede, una Fede umana, fatta di incontri, relazioni, ascolto reciproco, condivisione, una Fede alla ricerca delle piccole cose, ma senza dubbio quelle più vere, una Fede che ci insegna che: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13).
Concludiamo ringraziandovi dell'attenzione e della collaborazione e chiedendovi, se volete, di ricordarci nella preghiera.


Novembre 2009 su "I ragazzi del don"


GRATUITAMENTE AVETE RICEVUTO, GRATUITAMENTE DATE

“Se fate dei prestiti a coloro da cui sperate di ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.” (Luca6,34)


Non è più un segreto, ormai, che stiamo attraversando un duro periodo di crisi economica che da un livello mondiale e nazionale si ripercuote su di noi quanto sulle persone che ci vivono accanto. Se fortunatamente non ci troviamo a vivere direttamente questo forte disagio, al contrario non possiamo dire di non conoscere qualcuno che con le sole proprie risorse vede aumentare le semplici difficoltà passate, che ora si trasformano in seri problemi lasciando famiglie nell’impossibilità di arrivare a fine mese o, addirittura, nell’impossibilità di vivere in condizioni “umane e sostenibili”. Ad un numero ormai crescente di persone, oggi, non manca solo il superfluo, ma bensì il necessario. E questo non succede solo lontano da noi, in Africa, nel Sud America, nell’est Europa, ma accade qui. A Fecchio, a Como... gli esempi potrebbero essere numerosi.
Quello che ci siamo chiesti è: possiamo restare insensibili a tutto ciò? La nostra risposta è stata: no, non possiamo! Ed eccoci qua. Non abbiamo nessuna presunzione né alcuna insensata intenzione di cambiare il Mondo, di sistemare le cose, ma intendiamo solo provare a far qualcosa in modo che una piccola goccia in questo immenso oceano possa migliorare, vogliamo solo metterci a disposizione per riflettere, condividendo le nostre difficoltà con le vostre. Siamo un gruppo di volontari liberi, non facciamo parte di alcuna associazione. Il nostro intento è semplice, come vi abbiamo già detto, in giro abbiamo trovato molte persone bisognose e, insieme a ciò, anche molta generosità e molta semplicità nei gesti della gente. Ormai da qualche mese stiamo tentando di portare avanti un piccolo riciclo di elementi di qualsiasi genere (mobili, letti, divani, elettrodomestici, vestiti...) raccogliendo ciò che ci viene offerto, per poi destinarlo a coloro che ne hanno bisogno. Conosciamo bene il valore delle cose, specie in questo momento in cui non si spreca e non si butta via più nulla, ma vi chiediamo, in caso siate in possesso di vestiti o di altro materiale per la casa o per la scuola in buono stato che ritenete di non usare più, di contattarci, perché c’è sicuramente qualcuno che ne ha un reale bisogno. Nel giro di questi primi mesi, credo sia giusto dirlo, siamo già riusciti a fare qualcosa. Abbiamo recuperato già una buona quantità di materiale con il quale abbiamo contribuito a sistemare alcune abitazioni, oltre ad aver quasi completamente arredato due case di due famiglie bisognose. Abbiamo avuto contatti con la Caritas di Como e il gruppo missionario di Capiago, con i quali cerchiamo, nel possibile, collaborazioni e spunti per migliorare il nostro servizio. Abbiamo ricevuto delle offerte di denaro che ci servono per pagare la benzina del furgone che gentilmente la parrocchia di Albate ci mette a disposizione per i nostri traslochi, ma la generosità di alcune persone ci ha permesso anche di aiutare economicamente una famiglia bisognosa che vive a Como. Ci teniamo a specificare che qualsiasi offerta ci sia pervenuta è sempre stata conservata o utilizzata ai fini di aiutare chi ha bisogno, che sia una famiglia o che sia una qualsiasi associazione di volontariato.
Siamo rimasti stupiti e colpiti positivamente dalla spontaneità, dalla generosità, dalla gratuità con cui le persone hanno offerto i vari oggetti della casa e ci hanno accolto, partecipando anche loro in qualche modo a questo piccolo gruppo che ha come intento il fare del bene. Se si è potuto fare qualcosa per qualcuno è stato grazie alla generosità di chi è venuto a conoscenza di questa nostra iniziativa. Alla luce di tutto ciò, il nostro impegno e la nostra voglia di proseguire in questa nostra attività è aumentato, ma le difficoltà rimangono. Siamo ben disposti ad accettare qualsiasi persona che volontariamente intende collaborare con questa nostra iniziativa con delle donazioni, o mettendo a disposizione il proprio tempo per darci una mano. Con questo tipo di servizio vogliamo anche far capire che il fatto di trovarsi in una situazione di bisogno non deve assolutamente essere un motivo di vergogna, ma anzi la possibilità di aprirsi a nuove relazioni. S. Paolo dice in una sua lettera parlando alle comunità cristiane: “chi ha, dia. Chi non ha prenda da chi dona”.  Speriamo vivamente, nel nostro piccolo, di poter diventare parte attiva di un mercato alternativo in cui il donare e l’aiuto reciproco stiano alla sua base, un commercio diverso da quello ora predominate, che la crisi economica ha ancora una volta dimostrato non essere l’unico tipo di mercato possibile.


Settembre 2009 su "Cielo e terra"


il nuovo millennio? Sarà una società per lo più nomade, separata da due diverse funzioni dell'economia. Da una parte coloro che riusciranno ancora a scambiare denaro contro merce e dall'altra un'economia che si potrebbe definire del dono, se non addirittura del mutuo soccorso. Penso che gli individui che utilizzeranno questa seconda forma di scambio saranno più numerosi degli altri e probabilmente migliori, più ricchi da un punto di vista spirituale” Fabrizio De Andrè

Carissimi,
è ormai da qualche mese che abbiamo iniziato a raccogliere e distribuire mobili e altri materiali per la casa a chi ne ha bisogno. Stiamo cercando di diffondere la voce in modo tale da conoscere, coinvolgere e aiutare sempre più persone.
In questi mesi, con l'aiuto di amici di Albate, di Fino Mornasco e di Pognana, che gratuitamente si sono prestati nella manodopera e nella ricerca di mezzi di trasporto, siamo andati incontro a diverse situazioni di bisogno, portando qualche mobile o arredando addirittura alcuni appartamenti.
Siamo rimasti stupiti e colpiti molto positivamente dalla spontaneità, dalla generosità, dalla gratuità con cui le persone hanno offerto i vari oggetti della casa e ci hanno accolto, partecipando e trasformando in impegno per gli altri il loro tempo. Se si è potuto fare qualcosa per qualcuno è stato grazie alla generosità di chi è venuto a conoscenza di questa iniziativa.
Abbiamo avuto contatti anche con la Caritas di Como e il gruppo missionario di Capiago coi quali cerchiamo, nel possibile, collaborazione e spunti per migliorare il nostro servizio. Abbiamo ricevuto anche delle offerte di denaro che ci servono per pagare la benzina del furgone, ma la generosità di alcune persone ci ha permesso di aiutare economicamente una famiglia bisognosa conosciuta a Como.
Con questo tipo di servizio vogliamo far capire che il fatto di trovarsi in una situazione di bisogno non deve essere assolutamente un motivo di vergogna, ma anzi la possibilità ad aprirsi a nuove relazioni ed essere, nel nostro piccolo, parte attiva di un mercato diverso da quello predominante, che la crisi economica ha dimostrato non essere l'unico tipo di commercio.
Vorremmo perciò chiedere a chi si vuole mettere a disposizione di partecipare insieme portando con sé le proprie esperienze, le proprie conoscenze, il proprio tempo e magari anche un furgone tramite cui continuare questo percorso di scambio solidale.


Marzo 2009 su "Cielo e terra"


se fate dei prestiti a coloro da cui sperate di ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono i prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.” (Luca 6,34)

Cari concittadini di Senna e non, come tutti ormai sappiamo stiamo attraversando un duro periodo di crisi economica che da un livello mondiale e nazionale si ripercuote nelle nostre famiglie e nelle famiglie dei nostri vicini, ritrovandoci a vivere sempre più in difficoltà economica e sociale.
Guardandoci in giro osserviamo che il numero delle persone che si trovano sole nelle loro difficoltà aumenta di giorno in giorno.
Se fortunatamente non viviamo direttamente questa situazione, al contrario non possiamo dire di non conoscere qualcuno che ha perso il lavoro, che è stato messo in mobilità, che fatica a prendere un libro per studiare, qualcuno che con le sole proprie risorse vede aumentare le semplici difficoltà passate per arrivare a fine mese e vivere in condizioni "umane e sostenibili".
Crediamo che in un momento così difficile sia giusto fermarsi e porsi qualche domanda, chiedendosi Come viviamo? Di cosa abbiamo veramente bisogno? Cosa è necessario… e cosa è invece superfluo?
Ad un numero sempre maggiore di persone, oggi, non solo manca il superfluo, ma manca il necessario. E questo non avviene solo lontano da noi, nei Paesi poveri: in Africa, in sud-America, nell’est dell’Europa, ma accade qui: a Senna, a Navedano, a Como. Quello che ci siam chiesti è se possiamo restare insensibili a tutto quanto, se possiamo fare qualcosa anche noi.
Ed eccoci qua. Non abbiamo nessuna presunzione né alcuna intenzione di sistemare le cose ma vogliamo metterci a disposizione per riflettere, condividendo le nostre difficoltà con le vostre.
Come vi abbiamo detto, in giro abbiamo trovato molte persone bisognose, ma insieme a tutto ciò abbiamo trovato anche molta generosità e molta semplicità nei gesti della gente.
Da qualche settimana stiamo provando a portare avanti una specie di riciclo di elementi di qualsiasi genere (mobili, letti, divani, elettrodomestici, vestiti, etc.).
Sappiamo bene il valore delle cose, specie in questo momento dove non si spreca e non si butta via più niente, ma vi chiediamo, in caso siate in possesso di vestiti o di altro materiale utile per la casa, per la scuola etc...che riteniate di non usare più, di contattarci perché c'è sicuramente qualcun altro che ne ha bisogno. Il materiale recuperato sarà messo liberamente a disposizione di chi ne ha bisogno.
Con questo tipo di servizio vogliamo solamente mettere a disposizione un po' del nostro tempo libero per evitare che materiale non più utilizzato, ma in buono stato, non venga sprecato.
Vi ringraziamo per la vostra disponibilità